“Marina, inizio subito con la prima domanda, quella più importante, forse. Perché questo libro?
Perché è arrivato il momento di fare una riflessione non su cos’è una città, ma a chi serve la città e a cosa serve la città. Nonostante gli effetti di questa crisi epidemica, che ci sta portando a dire che dobbiamo vivere più isolati, più distaccati, più soli e con una socialità ridotta, l’unica speranza di creare e trovare il modo di essere una nuova società è di non essere monadi disperse nel nulla. Perché la città è il cuore della nostra vita pulsante.
E dunque a chi serve la città?
La risposta è semplice, la città serve ai cittadini, alle persone, serve alla costruzione di capitale sociale. Per far questo io sono convinta che dobbiamo lavorare per un ritorno alla città come luogo di costruzione soprattutto del capitale sociale, oltre a quello economico, perché è nel capitale sociale che si trova la chiave dello sviluppo di tutto il paese.”
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